mercoledì 4 aprile 2012

PanzerKampfwagen IV

                                                                          Carro Medio
                                                                   PanzerKampfwagen IV 

Caratteristiche Tecniche
PzKpfw IV Ausf H
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
25.000 kg
Motore:
TRM Maybach HL 120 a 12 cilindri a benzina da 300 hp
Dimensioni:
- Lunghezza (compresa l'armamento) 7,2 mt
- Lunghezza (solo scafo) 5,89 mt
- Larghezza 3,29 mt
- Altezza 2,68 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 38 km/h
- Autonomia su strada 200 km
- Guado 1 mt, Pendenza 60%, Gradino 0,6 mt, Trincea 2,2 mt



 Cenni Storici
Il Panzerkampfwagen IV prodotto fine a termine della Seconda guerra mondiale, costituì la spina dorsale delle divisioni corazzate tedesche. Nel 1934 il dipartimento armamenti dell'esercito tedesco elaboro le specifiche di un veicolo che venne indicato con la denominazione di copertura di trattore medio (Mittleren Traktor), destinato a costituire la dotazione organica della 4^ compagnia dei battaglioni carri. La Rheinmetall-Borsig costruì il VK 2001(Rh), mentre la MAN propose il VK 2002(MAN) e la Krupp il VK 2001(K). Alla fine la Krupp si assunse la responsabilità totale del veicolo, che venne anche donominato veicolo comando di battaglione (Bataillons Führerwagen). Esso entrò in produzione nella fabbrica Krupp-Grusonwerke di Magdeburgo come PzKpfw IV Ausf A, o SdKfz 161 giacché tutti i nomi di copertura erano stati oramai abbandonati. 


 Il modello era provvisto di un cannone a bocca da fuoco corta da 75 mm, di una mitragliatrice coassiale da 7, 92 mm e di un'altra mitragliatrice dallo lesso calibro a prua. Il brandeggio della torretta era a comando elettrico e la dotazione delle munizioni di bordo comprendeva 122 colpi da 75 mm e 3000 colpi per le mitragliatrici. Il massimo spessore della corazza era 20 mm in torretta e di 14,5 mm allo scafo. Solo pochi esemplari del modello vennero costruiti nel periodo 1936-1937. Il modello successivo, il PzKpfw IV Ausf B, ebbe una corazza maggiorata, il motore piú potente e altri miglioramenti. Durante tutto il lungo periodo in cui il PzKpfw IV rimase in produzione, lo scafo di base restò inalterato, ma poiché la minaccia rappresentata dalle armi controcarri nemiche continuava ad aumentare, venne accresciuto lo spessore della corazzatura e vennero installate nuove armi (altri scafi dovettero spesso essere scartati dalla produzione in quanto non suscettibili del potenziamento necessario a tenere il passo con le innovazioni operative). 


 Il modello di serie definitivo fu il PzKpfw IV Ausf J, che apparve nel marzo del 1944. In totale vennero prodotti 9000 PzKpfw IV, il cui scalo venne utilizzato anche per altri veicoli speciali, tra i quali il cacciacarri Jagdpanzer IV, semoventi di vari tipi (compreso uno provvisto di quattro cannoncini da 20 mm ed un altro armato di un cannone da 37 mm), veicoli recupero corazzati e carri gettaponte. Un tipico PzKpfw IV fu il PzKpfw IV Ausf F2 che aveva scafo e torretta di lamiere d'acciaio saldate dello spessore massimo di 60 e di 50 mm rispettivamente. Il posto del pilota era avanti a sinistra, con il mitragliere-radiofonista alla sua destra. Capocarro, cannoniere e caricatore trovarono posto nella torretta ubicata al centro dello scafo e munita di un portello di accesso su ciascun lato e di una cupola per il capocarro. Il motore, collocato nella parte posteriore dello scafo, era accoppiato ad un cambio manuale con sei marce aventi ed una retromarcia.
L'armamento principale era un cannone KwK da 75 mm a bocca da fuoco lunga provvisto di freno di volata, che impiegava vari tipi di proietti: HEAT, fumogeni, APCR, APCBC e ad alto esplosivo. Coassialmente al cannone, alla sua destra, era montata una mitragliatrice MG34 da 7,92 mm; un'altra uguale si trovava a prua. Le dotazioni delle munizioni di bordo ammontavano a 87 colpi da 75 mm e 3192 da 7.92 mm. Il brandeggio della torretta (360°) ora comandato elettricamente, ma esistevano anche comandi manuali. L'aumento della corazza e l'adozione dell'armamento più pesante fecero aumentare il peso del veicolo che nella definitiva versione di serie raggiunse le 25 tonnellate. Il PzKpfw IV conservò tuttavia un apprezzabile rapporto potenza-peso e conseguentemente buone caratteristiche di mobilità.

Il Panzerkampfwagen IV (spesso abbreviato in Panzer IV, numero di identificazione dell'esercito Sd.Kfz. 161) fu un carro armato tedesco della seconda guerra mondiale. Venne prodotto per tutto il corso della guerra in molte varianti in circa 8.000 esemplari, rappresentando la spina dorsale della Wehrmacht nel corso del conflitto.

Storia 

Inizialmente era stato pensato come carro di appoggio alla fanteria da affiancare al Panzer 3, quest'ultimo invece concepito per l'ingaggio dei carri armati nemici. Successivamente, durante il corso della guerra, venne aggiornato nell'armamento e nella protezione passiva (aumento degli spessori della corazzatura) ed assunse il ruolo di carro armato standard dell'esercito, con il Panzer III che fu prima declassato a carro da supporto per la fanteria e poi radiato dalla prima linea, rimanendo in servizio solo nelle sue varianti.

 Il Panzer IV divenne il carro armato tedesco più comune della seconda guerra mondiale e il suo scafo fu usato come la base per molti altri veicoli di combattimento, come i cacciacarri Nashorn, carri di recupero e semoventi antiaerei. Il Panzer IV fu per così dire il "mulo da soma" dell'esercito nazista, essendo stato usato in tutti i teatri operativi tedeschi della guerra. Il disegno fu aggiornato ripetutamente per rispondere alle continue minacce provenienti dalle forze nemiche.

Sviluppo 

Nel gennaio 1934, seguendo le direttive elaborate da Heinz Guderian, il reparto approvvigionamenti dell'esercito emanò le specifiche tecniche per un carro armato medio del peso massimo di 24.000 chilogrammi con una velocità massima superiore ai 35 km/ora.
 Tale mezzo era stato pensato per fornire supporto alla fanteria e agli altri carri armati, per cui fu pensato di equipaggiarlo con un cannone di grosso calibro a bassa velocità iniziale adatto all'uso dei proiettili ad alto esplosivo. Inizialmente quindi fu assolutamente escluso il suo uso contro altri carri armati. Tutti i prototipi prodotti dalla Krupp, Rheinmetall, furono esaminati nel 1935.
 Come conseguenza delle prove, il disegno della Krupp fu selezionato per produzione su scala industriale.
 Il primo Panzer IV Ausf. A uscì dalla catena di montaggio nell'ottobre 1937, primo dei 35 lotti che furono prodotti nei sei mesi successivi. Fra 1937 e 1940, tentativi furono fatti per standardizzare i componenti del Panzer IV della Krupp con i componenti del Panzer III prodotto dalla Daimler-Benz. Il Panzer IV, pur essendo un carro di nuova concezione, era caratterizzato da una sospensione relativamente grezza a molla, diverso dal nuovo tipo di sospensione a barra di torsione che equipaggiava il Panzer III.
 Ci furono parecchie proposte nel corso degli anni seguenti per aggiornare il sistema di sospensioni e di rotolamento, si pensò perfino di equipaggiare il Panzer IV con un treno di rotolamento a ruote sfalsate, simile a quello del carro Panther, ma nessuno andò oltre la stadio di progettazione.
 l Panzer IV era stato pensato principalmente per occuparsi delle mitragliatrici, della fanteria e delle fortificazioni anticarro nemiche: fu perciò dotato del cannone da 75 mm KwK 37 L/24, allora efficace anche contro molti carri armati nemici, ma caratterizzato da una scarso potere di penetrazione. 
 Durante i test che seguirono con un proiettile Panzergranate 39, con una velocità alla bocca del cannone di 430 m/s, penetrò una corazza d'acciaio di 40 millimetri inclinata a 30° ad una distanza di 700 metri.
 Durante l'invasione della francia il Panzer IV venne utilizzato per la prima volta nel combattimento controcarro; il cannone KwK 37 L/24 risultò efficace contro i carri armati dei modelli Renault R35 e SOMUA S 35 francesi, ma meno efficace nei confronti dei carri pesanti Char B1 bis francesi e dei britannici Matilda, che disponevano di corazze spesse fino a 78 mm. Nel marzo 1941 apparve un prototipo di Panzer IV Ausf.D dotato di un cannone Krupp da 50 mm KwK 39 L/60, che era molto efficace contro la maggior parte dei carri armati dell'epoca. Il prototipo tuttavia non entrò in produzione; la motivazione era forse che la Krupp aveva già in programma di montare sui Panzer IV un nuovo cannone da 75 mm L/40 che possedeva caratteristiche di penetrazione migliori del 175% in confronto al 75 mm KwK 37 L/24, al momento armamento principale del mezzo. Nell'aprile dello stesso anno venne presentato un secondo prototipo, ma i ritardi nello sviluppo dei proiettili perforanti Treibspiegelgeschoss, pensati per il nuovo armamento, ritardarono la messa in produzione della nuova versione del carro.
 Nel giugno 1941 l'invasione dell'Unione Sovietica introdusse ai tedeschi una nuova generazione di carri armati medi e pesanti che i russi avevano sviluppato in gran segreto negli anni precedenti alla guerra: Il KV-1 e il T-34. Il primo era dotato di una corazza che frontalmente sfiorava i 100 mm (nel KV-2 arrivava a 110mmm), mentre il secondo era dotato di corazze spesse fino a 45 mm ma, elemento questo innovativo, inclinate fino a 60°, cosa che virtualmente ne raddoppiava lo spessore. Entrambi i carri poi, erano dotati di un cannone di media lunghezza da 76,2 mm. La commissione per gli armamenti, alla quale fu inviato un esemplare del T-34 da esaminare, emise immediatamente le specifiche tecniche per un nuovo carro armato, che portarono poi alla realizzazione del Panzer 5 Panther. Altra decisione di emergenza, presa dalla commissione stessa, fu quella di dotare i carri Panzer IV e Panzer 3 di cannoni più potenti. Nel novembre del 1941 fu deciso dalla Krupp di montare sui Panzer IV un cannone da 75 mm, direttamente derivato dal pezzo anticarro prodotto dalla Rheinmetall, il PaK 40 L/46, il quale aveva capacità perforanti di 80 millimetri d'acciaio blindato alla distanza di 1.000 m. I primi esemplari del nuovo carro denominato Panzerkampfwagen IV Ausf. F2 furono messi in produzione entro il marzo 1942.
 La denominazione F2 fu mantenuta però per poco: in breve essa fu cambiata il Ausf. G. Anche il cannone KwK 40 L/43 non ebbe una vita lunga; infatti nel marzo 1943 una nuova versione del KwK 40 con una canna lunga 48 calibri iniziò ad equipaggiare i nuovi modelli. I carri Panzer IV delle versioni precedenti, inoltre, furono sottoposti al processo di aggiornamento al fine di portarli allo standard G, per renderli di nuovo utili in combattimento. Dal 1943, ad esempio, i modelli E/F sopravvissuti furono dotati di corazzatura supplementare e del cannone da 75 mm KwK 40 L/48.
 Questi aggiornamenti permisero al Panzer IV di rimanere al passo con i modelli alleati come l'M4 Sherman americano e il T-34 russo. La produzione del Panzer IV continuò in contemporanea con quella del Panther, che sebbene avesse una corazzatura maggiore ed una superiore potenza di fuoco del Panzer IV, era molto più costoso e complicato da produrre. Inoltre il Panzer IV era ritenuto dagli equipaggi ancora superiore ai più recenti e più pesanti carri armati nella mobilità, nell'affidabilità e nella capacità di condurre operazioni manovrate. Nella seconda metà del 1944 la Wehrmacht inviò la maggior parte dei Panzer IV di nuova produzione sul fronte orientale per operazioni mobili in campo aperto e di conseguenza sul fronte occidentale rimasero principalmente Panther e Tiger meno adatti a competere con gli agili carri M4 Sherman americani
 Un piccolo numero di Panzer IV fu fornito dalla Germania ai suoi alleati. L'Ungheria ricevette 10 esemplari e la Romania 11 nel settembre 1942. L'Italia 12 e a Turchia 15 nel maggio 1943. La Spagna ottenne 20 esemplari nel novembre 1943. Dal febbraio 1943 all'agosto 1944 la Bulgaria ricevette un totale di 91 veicoli, abbastanza per dotarne un intero battaglione corazzato. Ironia della sorte, questi carri furono utilizzati contro gli stessi tedeschi verso la fine del 1944, quando la Bulgaria fu occupata dall'Unione Sovieetica e costretta a dichiarare guerra al Terzo Reich. La Romania ricevette altri 127 carri, nello stesso periodo in cui la Bulgaria ricette i suoi 91 esemplari. Nei mesi finali del 1944 52 Panzer IV furono forniti all'Ungheria.
La Finlandia comprò 22 Panzer IV Ausf. J, per combattere contro i Sovietici nella guerra che si protrasse tra il 1941 e il 1944, e poi contro gli stessi tedeschi nella Guerra della Lapponia (1944-45). Tali carri rimasero in servizio nell'esercito finlandese fino al 1962.
Negli anni 50/anni 60 La Siria comprò alcune dozzine di Panzer IV dall'URSS, dalla Francia, dalla Cecoslovacchia e dalla Spagna finendo poi per impiegarli contro gli israeliani nel 1967 durante la guerra dei sei giorni sulle alture del Golan, teatro operativo questo che rappresentò l'ultima esperienza bellica per il glorioso Panzerkampfwagen IV.

Protezione

 Il Panzer IV nella prima versione, la Ausf. D, aveva una corazzatura d'acciaio omogeneo spessa 30 mm, nella parte frontale della torretta e dello scafo, inclinata di pochi gradi rispetto alla verticale(10-25°s); sui fianchi tale protezione si riduceva a 15 mm e a 10 mm sul cielo della torretta e sul fondo dello scafo. Tali spessori all'epoca erano ritenuti più che sufficienti, dato che pochi carri armati erano dotati di cannone anticarro ed inoltre tali minacce sarebbero state efficacemente contrastate dal Panze 3, il quale era il carro preposto all'affrontare gli altri mezzi corazzati.

 Durante il conflitto, il Panzer IV si trovò sempre più spesso invischiato in combattimenti tra carri, soprattutto in Francia, così si decise di aumentare la corazza frontale del carro, dai 30 mm dell'Ausf. D, ai 50 mm dell'Ausf. E e infine ai 50+30 mm dell'Ausf. G, con aumenti rilevanti dello spessore anche sui lati del mezzo. Dal giugno 1943 iniziò la produzione di una nuova versione del carro, il Panzer IV Ausf. H, con una corazza frontale di 80 mm, piuttosto che con piastre supplementari; tuttavia la corazza frontale della torretta rimase di 50 mm, a cui però erano aggiunte piastre supplementari per aumentarne lo spessore fino a 80 mm. Il Panzer IV cominciò poi anche ad essere frequentemente dotato degli Schürzen, ossia piastre di acciaio a copertura della parte superiore dei cingoli, le quali venivano in genere montate sul campo. Dal 1943 fino al settembre del 1944, divenne comune l'uso della Zimmerit, la pasta antimagnetica, con la quale veniva rivestito tutto il carro per contrastare l'efficacia delle mine magnetiche.

IL MODELLO

 

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