Carro Pesante
PanzerKampfwagen V Panther
PanzerKampfwagen V Panther
Il Panther, considerato da molti il miglior carro
tedesco della Seconda guerra mondiale, era ostacolato nella sua produzione
dalla sua stessa complessità. Ne vennero costruiti circa 4.800 esemplari
contro gli oltre 11.000 esemplari del T-34/85 costruiti dai sovietici nel
solo 1944.
Caratteristiche Tecniche
Pzkpfw V Panther Ausf A
Equipaggio: 4 uomini
Peso: 45.500 kg
Motore: Maybach HL 230 P30 a 12 cilindri diesel da 700 hp
Dimensioni:
- Lunghezza (compresa l'armamento) 8,86 mt
- Lunghezza (solo scafo) 6,88 mt
- Larghezza 3,43 mt
- Altezza 3,1mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 46km/h
- Autonomia su strada 177 km
- Guado 1,7 mt, Pendenza 60%, Gradino 0,91 mt, Trincea 1,91 mt
Pzkpfw V Panther Ausf A
Equipaggio: 4 uomini
Peso: 45.500 kg
Motore: Maybach HL 230 P30 a 12 cilindri diesel da 700 hp
Dimensioni:
- Lunghezza (compresa l'armamento) 8,86 mt
- Lunghezza (solo scafo) 6,88 mt
- Larghezza 3,43 mt
- Altezza 3,1mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 46km/h
- Autonomia su strada 177 km
- Guado 1,7 mt, Pendenza 60%, Gradino 0,91 mt, Trincea 1,91 mt
Cenni Storici
Nel 1941 il carro più potente in servizio nell'esercito tedesco, il PzKpfw IV, non era tuttavia all'altezza dei nuovo carro sovietico T-34, che apparve in quell'anno in numero ridotto sul fronte orientale. L'attività diretta a dare un successore al PzKpfw IV era cominciata fin dal 1937, ma il progresso era stato lento a causa del continuo variare delle esigenze. Nel 1941 sia la Henschel che la Porsche avevano ultimato prototipi di carri della classe 30?35 tonnellate, rispettivamente il VK 3001(H) e il VK 3001(P).
Nel 1941 il carro più potente in servizio nell'esercito tedesco, il PzKpfw IV, non era tuttavia all'altezza dei nuovo carro sovietico T-34, che apparve in quell'anno in numero ridotto sul fronte orientale. L'attività diretta a dare un successore al PzKpfw IV era cominciata fin dal 1937, ma il progresso era stato lento a causa del continuo variare delle esigenze. Nel 1941 sia la Henschel che la Porsche avevano ultimato prototipi di carri della classe 30?35 tonnellate, rispettivamente il VK 3001(H) e il VK 3001(P).
Essi non vennero posti in produzione e il loro ulteriore sviluppo dette vita
al Tiger (VK 4501). Alla fine dei 1941 fu avanzata l'esigenza di un nuovo
carro con cannone da 75 mm con bocca da fuoco lunga, corazza ben inclinata
per ottenere la massima protezione entro i limiti di peso del veicolo, e ruote
più larghe per migliorare la mobilità. Per soddisfare tali esigenze
la Daimler-Benz presentò il VK 3002(DB), mentre la MAN presentò
il VK 3002(MAN). Il primo progetto era praticamente una copia del T-34 ma
venne accettato quello della MAN.
I primi prototipi del nuovo carro, denominato
Panzerkampfwagen V Panther (SdKfz 171), vennero ultimati nel settembre 1942
e i primi modelli di serie arrivarono dalla fabbrica MAN solo due mesi dopo.
Contemporaneamente la Daimler-Benz cominciò ad attrezzarsi per la produzione
del Panther, e nel 1943 anche la Henschel e la Niedersachsen vennero inserite
nel programma insieme a centinaia di ditte subappaltatrici. Venne progettato
di costruire 600 Panther al mese, ma i bombardamenti alleati fecero si che
la produzione massima fosse di circa 330 veicoli al mese.
Ai primi del 1945 erano stati costruiti poco più di 4800 Panther. Il
Panther, messo definitivamente in produzione, rivelò subito molti difetti:
fin dai primi giorni d'impiego molti mezzi vennero perduti più per
le avarie meccaniche che non per l'azione nemica, cosa che comportò
una scarsa fiducia degli equipaggi nel veicolo. Il carro venne impiegato in
azione dapprima sul fronte orientale nel luglio del 1943 durante la battaglia
di Kursk e da allora in poi venne schierato su tutti i fronti. Una volta risolti
i problemi meccanici, tornò la fiducia nel mezzo; molti stimano il
Panther il miglior carro tedesco della Seconda guerra mondiale.
Nell'immediato dopoguerra l'esercito francese impiegò
un consistente numero di Panther finché non poté disporre di
carri più moderni. I primi modelli di serie furono del tipo PzKpfw
V Ausf A ed erano in realtà veicoli di pre-produzione; il PzKpfw V
Ausf B e C non vennero mai posti in produzione. Modelli successivi furono
PzKpfw V Ausf D, seguito per qualche motivo da un altro PzKpfw V Ausf A che
venne largamente impiegato in Normandia
e infine il PzKpfw V Ausf G. Fra
le versioni speciali del Panther vi furono un veicolo osservatorio (Beobachtungspanzer
Panther), un veicolo recupero corazzato, un cacciacarri Jagdpanther e un veicolo
comando (Befehlspanzer Panther). Armamento principale del Panther era un cannone
da 75 mm con bocca da fuoco lunga per il quale venivano portati a bordo 79
colpi. Coassialmente al cannone era installata una mitragliatrice MG34 da
7,92 mm, mentre un'ama simile era montata sulla fronte dello scafo ed un'altra
sul tetto della torretta per la difesa contraerei.
Il Panzerkampfwagen V (Pz.kpfw V) "Panther", semplicemente noto come Panzer V Panther fu un carro armato tedesco prodotto durante la seconda guerra mondiale che prestò servizio da metà del 1943 fino alla fine della guerra in Europa nel 1945.
Fu progettato come opponente del T34 e per rimpiazzare i Panzer 4 e 3, sebbene avesse prestato servizio al loro fianco e accanto ai più pesanti Tiger 1 e Tiger 2
fino alla fine della guerra. La sua eccellente combinazione di potenza
di fuoco, protezione e mobilità servì da banco di prova per i carri
armati di fine e post guerra di altre nazioni ed è frequentemente
considerato insieme al sovietico T34/85 come il miglior progetto di carro armato della seconda guerra mondiale.
Era preferito al Tiger da molti equipaggi per la sua maggiore manovrabilità che lo rendevano ottimo nell'attaccare i corazzati nemici con il suo cannone da 75 mm.
Fino al 1944 venne designato come Panzerkampfwagen V Panther e ebbe la designazione di inventario di "Sd.Kfz. 171". il 27 febbraio 1944 Hitler ordinò che fosse conosciuto solo come Panther.
Progetto
Nei primi anni di guerra le Panzerdivisionen (divisioni corazzate) tedesche ottennero successi formidabili in Polonia Francia, nei Balcani, in Nord Africa e Russia: i carri armati tedeschi erano infatti, assieme alla Lufftwaffe,
la spina dorsale dell'apparato militare tedesco. Inizialmente i
principali modelli che componevano le divisioni corazzate tedesche erano
i Panzer III e IV, che però si rivelarono inferiori ai sovietici T-34 e KV-1; sorse pertanto la necessità della creazione di modelli in grado di opporsi efficacemente ai più potenti carri russi.
Le specifiche richieste per il nuovo carro vennero diffuse nel gennaio del 1942 e la MAN e la Daimler-Benz presentarono i loro progetti già nell'aprile successivo: la proposta accettata fu quella della MAN e in settembre comparve il primo prototipo, il Panzer V.
Esso era caratterizzato da una disposizione convenzionale, con vano di guida anteriore,torretta centrale e motore posteriore, le ruote motrici erano invece anteriori ed il treno
di rotolamento consisteva in otto ruote per lato di grande diametro,
parzialmente sovrapposte (quattro ruote singole e quattro doppie); le
sospensioni erano del tipo a barre di torsione.
Tra le caratteristiche più evidenti del nuovo carro vi erano le piastre della corazzatura fortemente inclinate, una soluzione ripresa appunto dai carri sovietici, ed il lungo cannone che sporgeva considerevolmente dal limite anteriore dello scafo.
L'armamento principale consisteva nel nuovo cannone da 75 mm KwK 42 L/70, capace di perforare 140 mm di acciaio a 1000 metri; a fianco del cannone era montata una mitragliatrice MG-34 da 7,92 mm; un'altra arma dello stesso tipo era installata nella parte anteriore destra dello scafo, azionata dal marconista; l'equipaggio era di cinque uomini: oltre al marconista/mitragliere, vi era il pilota ed, in torretta, il serviente, il puntatore ed il capocarro.
Quest'ultimo aveva a disposizione una cupola cilindrica dotata di visori
iposcopici. Dopo la produzione del primo lotto di venti esemplari,
venne deciso di utilizzare come propulsore il motore Maybach HL 230 P30 da 690 HP, grazie al quale fu possibile ottenere una velocita massima di ben 55 km/h.
A differenza del Tiger, il cui progetto era iniziato non appena il Panzer 4
era entrato in produzione, il Panther venne realizzato come progetto
d'emergenza, per fronteggiare in particolare la minaccia costituita dal T-34
ed uno dei due prototipi presentati era palesemente una copia, come
impostazione generale e linee, del T-34 stesso; anche il progetto poi
approvato, pur dimostrando uno spiccato influsso delle idee tedesche riguardo alle caratteristiche, fu comunque la dimostrazione della validità di molte delle idee applicate dai sovietici nel T-34.
A differenza del carro sovietico, il Panther correggeva i principali
difetti costituiti dalla torretta posta in posizione avanzata (soggetta
maggiormente al beccheggio dello scafo) e le sue dimensioni ristrette
che permettevano, a fatica, di ospitare tre membri di equipaggio. Oltre a
ciò, il Panther possedeva una raffinatezza e cura tecnologica che era
assente nel suo avversario.
Vi erano però anche delle profonde differenze, a partire dalla
destinazione d'uso: mentre il T-34 era comunque un mezzo destinato ad
operare profonde offensive dietro le linee nemiche, ed era
caratterizzato da grande mobilità tattica, massa limitata ed armamento che nei limiti delle dimensioni del carro fosse del maggior calibro possibile anche se non specificamente adatto all'uso controcarro, il Panther pur possedendo un'ottima mobilità tattica aveva una massa di circa il 35% superiore, ed era armato con un cannone ad alta velocita iniziale, di calibro praticamente uguale a quello del T-34, che non offriva nessun vantaggio nell'uso contro fanteria ed obiettivi poco corazzati, ma possedeva caratteristiche di precisione e penetrazione eccellenti contro i carri nemici.
Mentre quindi il T-34 era, a tutti gli effetti un carro armato d'uso generale assimilabile allo Shermann statunitense, il Panther era una macchina da guerra ideata con un solo scopo: distruggere quanti più carri nemici alla maggiore distanza possibile.
In guerra
Il Panther fu messo immediatamente in produzione, nella speranza che fosse disponibile già in buon numero per la primavera del 1943; in particolare Hitler desiderava che l'offensiva programmata per l'estate del 1943, volta all'eliminazione del saliente di Kurksh, e denominata Operazione Zitadelle, fosse condotta potendo contare già su un certo numero di Panther. L'offensiva venne anche rimandata per aspettare che un primo reparto di 200 carri (la 10. Panzerbrigade) fosse disponibile. Le gravi lacune nell'impiego vanificarono gli sforzi compiuti per allestire i 200 Panther, il cui apporto alla battaglia fu praticamente nullo: in quell'occasione i Panther, nella versione Ausf D, mostrarono gravi difetti di affidabilità meccanica, imputabili in gran parte all'affrettata messa a punto e ai non completi collaudi dei nuovi mezzi piuttosto che a imperfezioni progettuali.
Difatti, dopo un'ulteriore intensa fase di collaudo e messa a punto, i
Panther iniziarono ad essere impegnati massicciamente, contrastando
efficacemente i carri pesanti sovietici ed alleati, in Normandia e sul Fronte Orientale.
Peraltro fino alla fine della guerra questi carri medi soffrirono di
problemi di affidabilità ed efficienza e non si dimostrarono in grado di
competere nelle operazioni mobili in campo aperto con i più agili e
meno ingombranti Panzer 4 ed M4 Shermann.. Lo stesso Adolf Hitler
criticò aspramente il Panther e nel gennaio 1944 lo definì "un Heinkel
che arranca per terra" riferendosi al fallimentare bombardiere pesante Henikel HE 177, a sua volta definito dal Furher "un Panther volante".
Tuttavia da molti è stato definito il miglior carro della seconda
guerra mondiale. Il 13 settembre del 1943, sette Panthers del 1 °
battaglione del 2 ° SS Panzer Regiment della seconda SS Panzer Division
"Das Reich", comandato dal SS Hauptsturmfuehrer Holzer (torretta numero
101) si scontrarono con un gruppo di circa 70 carri T-34 sovietici nei
pressi di Kolomak . Durante i 20 minuti che seguirono l'ingaggio, i
Panthers distrussero circa 28 carri T-34 senza subire perdite.
Durante la battaglia vicino a Siedlce il 28/29 luglio del 1944, il 2 °
Battaglione del 5 ° SS Panzer Regiment della quinta SS Panzer Division
"Wiking", distrusse circa 107 carri armati sovietici (tra cui T-34S,
Sherman e Valentine), perdendo 6 carri (un PzKpfw IV e cinque Panthers).
Derivati e produzione
Nell'estate del 1943
venne messa in produzione la versione Ausf A, nella quale erano
corretti la maggior parte dei difetti della Ausf D, seguita all'inizio
del 1944, dalla Ausf G.
Le principali differenze tra le varie versioni riguardavano
l'adozione di una protezione emisferica per la mitragliatrice di scafo,
una diversa cupola del capocarro, uno scudo del cannone progettato in
modo da impedire che colpi di rimbalzo colpissero il tetto dello scafo e
un diverso armamento delle linee laterali dello scafo nella parte
posteriore. Nelle ultime fasi della guerra alcuni Panther montarono
anche un modernissimo sistema di visione notturna all'infrarosso.
Il Panther, prodotto in quasi 6.000 esemplari, fu tra i migliori carri della seconda guerra mondiale grazie alla combinazione di protezione, mobilità ed armamento.
Tra i suoi derivati vi furono un carro per l'osservazione del tiro d'artiglieria, un carro comando, un carro recupero e lo Jagdpanther, un potente semovente anticarro armato con un cannone da 88 mm Pak 43/3 L/71,2.
Impiego postbellico
Dopo la fine della guerra, 50 carri Panther rimasero in servizio nel
507º reggimento carri da combattimento dell'esercito francese, dislocato
a Mourmelon-le-Grand , fino al 1950, quando furono sostituiti dai carri pesanti ARL-44.
La Romania invece ottenne dai sovietici al momento della capitolazione
15 Panther delle versioni ausf.A e G, che rimasero in servizio
nell'esercito romeno fino al 1954. Altri 15 carri rimasero in servizio
nella 1ª Brigata corazzata dell'esercito bulgaro per parecchi anni dopo
la fine della guerra, nonostante le alte forniture di armi sovietiche
(398 carri T 34/85 e 340 cannoni semoventi SU-66) che tra il 1945 e il 1948 riequipaggiarono tale esercito.
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