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domenica 15 aprile 2012

Autoblindo Leggera Schwerer Panzerspähwagen SdKfz 231

Autoblindo Leggera
Schwerer Panzerspähwagen SdKfz 231
Nonostante lo scarso successo, dovuto agli scafi troppo pesanti, nell'impiego su strada non erano inferiori ad altri modelli e diedero buoni risultati.
Caratteristiche Tecniche
Equipaggio: 4 uomini
Peso:
(in ordine di combattimento) 5.700 kg
Motore:
Daimler-Benz, Büssing-NAG o Magirus a benzina, raffreddato ad acqua, da 60-80 hp
Dimensioni:
- Lunghezza totale 5,57mt
- Larghezza 1,82 mt
- Altezza 2,25 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 65km/h

- Autonomia su strada 250 km
- Autonomia fuoristrada 200 km

- Guado 0,6 mt, Pendenza 20°
 Cenni Storici
L'autoblindo pesante Schwerer Panzerspähwagen SdKfz (Sonder Kraftfahrzeug = veicolo speciale) 231, 6x4, ebbe origine presso il centro sperimentale di Kazan costituito nell'Unione Sovietica negli anni venti. Ivi l'industria automobilistica tedesca sviluppò uno scafo di autoblindo 8x8 che si rivelò troppo costoso per meritare uno sviluppo ulteriore, cosicché venne invece sperimentato un telaio 6x4. Il modello utilizzò come base un telaio di autocarro e venne originariamente prodotto dalla Daimler-Benz, ma successivamente vennero utilizzati telai e motori Büssing-NAG e Magirus; i telai vennero provvisti di scafi e di torrette di tipo adatto e vennero modificati in modo da consentire la guide sia anteriore che posteriore del mezzo. Le prime prove dimostrarono la necessità di un assale anteriore più robusto e di una revisione del radiatore. Il veicolo definitivo entrò in distribuzione nell'esercito tedesco nel 1932, dopodiché la produzione continuò fino al 1935 raggiungendo un totale di 1000 veicoli circa.
Le autoblindo 6x4 non si rivelarono un grosso successo; gli scafi corazzati erano veramente troppo pesanti per i telai di autocarri destinati a sostenerli, avevano un motore insufficiente e limitate capacità di movimento su terreno vario. Nell'impiego su strada non erano però inferiori ad alcun altro modello e diedero buoni risultati prima in occasione delle occupazioni dell'Austria (1938) e della Cecoslovacchia (1939) e successivamente nei combattimenti in Polonia e in Francia. Dopo il 1940 furono ritirate dall'impiego in prima linea. 


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