Cannone Semovente
Wespe
Wespe
L'SdKfz
Wespe venne impigato per la prima volta nel 1942. Esso entrava in azione con
il suo equipaggio di 5 uomini e 32 proietti. Molto popolare, si conquistò
presto fama di affidabilità e mobilità.
Caratteristiche Tecniche
Tipo: obice da campagna semovente
Equipaggio: 5 uomini
Peso: 11.000 kg
Motore: Maybach a 6 cilindri a V a benzina da 140 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,81 mt
- Larghezza 2,28 mt
- Altezza 2,3 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40 km/h
- Autonomia su strada 220 km
- Guado 0,8 mt
Armamento: 1 obice da 105 mm e 1 mitragliatrice MG34 da 7,92 mm
Tipo: obice da campagna semovente
Equipaggio: 5 uomini
Peso: 11.000 kg
Motore: Maybach a 6 cilindri a V a benzina da 140 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 4,81 mt
- Larghezza 2,28 mt
- Altezza 2,3 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40 km/h
- Autonomia su strada 220 km
- Guado 0,8 mt
Armamento: 1 obice da 105 mm e 1 mitragliatrice MG34 da 7,92 mm
Cenni Storici
Fin dal 1939 risultò evidente che i giorni del piccolo carro armato PzKpfw II erano contati, stante l'insufficienza dell'armamento e della corazzatura, ma poiché esso era in produzione ed era un mezzo affidabile, quando si presentò l'esigenza di artiglieria semovente, fu subito scelto il suo scafo come base su cui montare il leFH 18 (leichte Feldhaubitze = obice da campagna leggero) da 10.5 cm. La trasformazione dello scafo del PzKpfw II per il trasporto dell'obice fu lineare: l'arma venne montata dietro uno scudo corazzato aperto in alto e collocata verso la parte posteriore dello scafo; lo spazio dove era prima ubicata la torretta chiusa da corazza e lo spazio residuo vennero utilizzati per lo stivaggio delle munizioni. Lo spessore massimo della corazza fu di 18 mm. L'obice semovente derivato venne da tutti chiamato Wespe, ma la denominazione ufficiale fu leFH 18/2 auf Fgst Kpfw II (Sf) SdKfz 124 Wespe.
Fin dal 1939 risultò evidente che i giorni del piccolo carro armato PzKpfw II erano contati, stante l'insufficienza dell'armamento e della corazzatura, ma poiché esso era in produzione ed era un mezzo affidabile, quando si presentò l'esigenza di artiglieria semovente, fu subito scelto il suo scafo come base su cui montare il leFH 18 (leichte Feldhaubitze = obice da campagna leggero) da 10.5 cm. La trasformazione dello scafo del PzKpfw II per il trasporto dell'obice fu lineare: l'arma venne montata dietro uno scudo corazzato aperto in alto e collocata verso la parte posteriore dello scafo; lo spazio dove era prima ubicata la torretta chiusa da corazza e lo spazio residuo vennero utilizzati per lo stivaggio delle munizioni. Lo spessore massimo della corazza fu di 18 mm. L'obice semovente derivato venne da tutti chiamato Wespe, ma la denominazione ufficiale fu leFH 18/2 auf Fgst Kpfw II (Sf) SdKfz 124 Wespe.
Il piccolo semovente, molto popolare, si conquistò presto fama di affidabilità
e mobilità. I primi esemplari ebbero come base lo scafo del PzKpfw
Il Ausf F ed entrarono in azione nel 1943 sul fronte orientale, dove formarono
le batterie di artiglieria divisionale delle divisioni corazzate e delle divisioni
di fanteria corazzata (cinque batterie di artiglieria su sei obici per gruppo).
Il Wespe ebbe tanto successo nel compito di sostegno ravvicinato che Hitler
in persona ordino che tutta la produzione di scafi per il PzKpfw II venisse
destinata alla costruzione del Wespe; le molte altre armi improvvisate sullo
scafo del PzKpfw Il vennero quindi messe fuori servizio o dirottate su altri
scafi. Il centro principale di costruzione del Wespe fu la fabbrica Famo di
Varsavia, in Polonia, la cui produzione procedette così rapidamente
che entro la meta del 1944 erano stati costruiti 682 semoventi. All'incirca
a tale data la fabbricazione del Wespe cessò e 158 scafi, rimasti senza
obici, furono trasformati, chiudendo il vano per l'obice nella piastra corazzata
anteriore e utilizzando lo spazio retrostante per il trasporto dei proietti,
in veicoli portamunizioni per le batterie in linea.
Il Wespe entrava in azione con il suo equipaggio di cinque uomini, compreso il pilota, e 32 colpi. La batteria Wespe era completamente mobile, anche se alcuni veicoli erano autocarri non corazzati adibiti al trasporto di munizioni e di altri rifornimenti. Gli osservatori avanzati si servivano normalmente di veicoli blindati leggeri ed alcune batterie utilizzavano allo scopo carri ex cecoslovacchi o carri francesi di preda bellica. Gli ordini per il tiro erano inviati per radio dagli osservatori al centro tiro della batteria e da questo alle postazioni dei pezzi tramite collegamenti a filo. L'obice trasportato sul Wespe era il leFH 18 da 10,5 cm standard utilizzato dalle batterie trainate (la maggior parte degli esemplari però era provvista di freno di bocca), che impiegava le stesse munizioni ed aveva la stessa gittata (10.765 m).
Il Sd.Kfz.124 Wespe (nome completo: Leichte Feldhaubitze 18/2 Auf Fahrgestell Panzer II - cannone da 18/2 da campagna leggero montato su telaio del Panzer II) fu un pezzo d'artiglieria semovente usato dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Il Wespe entrava in azione con il suo equipaggio di cinque uomini, compreso il pilota, e 32 colpi. La batteria Wespe era completamente mobile, anche se alcuni veicoli erano autocarri non corazzati adibiti al trasporto di munizioni e di altri rifornimenti. Gli osservatori avanzati si servivano normalmente di veicoli blindati leggeri ed alcune batterie utilizzavano allo scopo carri ex cecoslovacchi o carri francesi di preda bellica. Gli ordini per il tiro erano inviati per radio dagli osservatori al centro tiro della batteria e da questo alle postazioni dei pezzi tramite collegamenti a filo. L'obice trasportato sul Wespe era il leFH 18 da 10,5 cm standard utilizzato dalle batterie trainate (la maggior parte degli esemplari però era provvista di freno di bocca), che impiegava le stesse munizioni ed aveva la stessa gittata (10.765 m).
Il Sd.Kfz.124 Wespe (nome completo: Leichte Feldhaubitze 18/2 Auf Fahrgestell Panzer II - cannone da 18/2 da campagna leggero montato su telaio del Panzer II) fu un pezzo d'artiglieria semovente usato dall'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Sviluppo
Già durante la campagna di Francia nel 1940, il carro armato principale dell'esercito tedesco, il Panzer II, si dimostrò inadeguato per il combattimento diretto contro altri carri, a causa dell'insufficiente potenza di fuoco e della ridotta corazzatura.
All'inizio del 1942 il Panzer II fu ritirato dal servizio operativo di prima linea, permettendo così ai tedeschi di avere l'opportunità di usare il suo affidabile scafo per diverse conversioni, tra le quali il cacciacarri Marder II ed appunto il Wespe.
La progettazione del Wespe iniziò a metà del 1942. Alkett sviluppò il nuovo veicolo partendo dal Panzer II Ausf. F, rimuovendo la torretta e sostituendola con un obice da campagna leFH 18 da 105 mm della Rheinmetall-Borsig e con uno scudo corazzato a protezione dell'arma principale. Il motore
fu posizionato più avanti e le sospensioni furono modificate, rispetto
al Panzer II originario, per rendere più stabile il veicolo durante il
rinculo del pezzo da 105 mm.
Negli esemplari di produzione più avanzata fu allungato lo scafo e
riposizionati più in avanti i radiatori. L'equipaggio del nuovo mezzo
era composto da un autista, tre artiglieri ed un capocarro. La
produzione si articolò in diversi stabilimenti, il più importante dei
quali fu il FAMO di Varsavia. In totale, furono costruiti 682 Sd.Kfz.124.
Impiego operativo
Esistono alcune foto che presentano il Wespe in ambiente Mediterraneo (probabilmente in Sicilia), ma non risulta che sia stato impiegato in combattimento in quella zona di operazioni.Il Wespe entrò in servizio durante la battaglia di Kursk nel luglio 1943 e vi rimase per tutto il resto della guerra, andando ad equipaggiare le batterie di artiglieria delle divisioni Panzer e Panzergrenadier. Si dimostrò affidabile ed efficace, tanto che Hitler ordinò di indirizzare tutta la produzione degli scafi di PzKpfw II per la costruzione del Wespe.
Progettato per fornire supporto alle prime linee, rimanendo alle spalle di esse, il Wespe non poteva affrontare uno scontro diretto con i mezzi corazzati nemici. Tuttavia, nel caso si verificasse questa sventurata evenienza, era dotato di alcuni proiettili perforanti. Sul campo di battaglia le batterie di Wespe erano dirette da osservatori avanzati dotati di radio, per evitare un'imprudente esposizione dei veicoli al fuoco nemico.
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