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domenica 15 aprile 2012

Cannone Semovente Brummbär

Cannone Semovente
Brummbär 
 La maggior parte dei semoventi tedeschi aveva scarsa corazzatura cosicché, quando venne richiesto uno speciale cannone d'assalto per il sostegno ravvicinato, fu prodotto il Brummbär.
Caratteristiche Tecniche
Tipo: obice d'assalto pesante semovente
Equipaggio:
5 uomini
Peso:
28.200 kg
Motore:
Maybach a 12 cilindri a V a benzina da 265 hp
Dimensioni:
- Lunghezza 5,93 mt
- Larghezza 2,88 mt
- Altezza 2,52 mt
Prestazioni:
- Velocità massima su strada 40km/h
- Autonomia su strada 210 km
- Guado 0,99 mt
Armamento: 1 obice da 15 cm e 1 o 2 mitragliatrici da 7,92 mm
 Cenni Storici
Malgrado la loro efficienza, i cannoni d'assalto StuG III erano considerati nel 1943 troppo poco corazzati per il loro compito sicché venne ritenuto necessario approvvigionare un nuovo veicolo d' assalto pesante. I semoventi sIG 33 15 cm in servizio non avevano la corazzatura di protezione richiesta dal compito di sostegno ravvicinato di fuoco e allora, dato che il carro PzKpfw IV veniva gradualmente sostituito dal Panther e dal Tiger, si colse l'occasione per produrre uno specifico veicolo d'assalto basandosi sulle ultime versioni del PzKpfw IV.
I primi esemplari apparvero nel 1943 sotto la designazione Sturmpanzer (carro d'assalto) IV Brummbär. Il Brummbär aveva struttura a cassone formata da piastre corazzate inclinate disposte nella parte anteriore di un PzKpfw IV senza torretta ed era armato con un obice appositamente costruito installato in un supporto a sfere sulla piastra frontale. L'obice, denominato Sturmhaubitze 43 (obice d'assalto), costituiva una versione accorciata, lunga solo 12 calibri, del sIG 33 da 15 cm ed era tutt'intorno protetto da una corazzatura, spessa 100 mm nella parte anteriore, che dava buona protezione all'equipaggio di cinque uomini. Successivamente vennero aggiunte le piastre protettive laterali, non aderenti, e tutti i veicoli vennero cosparsi di una sostanza pastosa tipo stucco, detta Zimmerit, che impediva alle cariche magnetiche, impiegate da squadre di cacciatori di carri, di aderire allo scafo. Nei successivi modelli fu montata sulla piastra anteriore dello scafo una mitragliatrice, perché era stata sentita la mancanza, nelle prime versioni, di un'arma per la difesa vicina. 
 Nell'ampio scomparto di combattimento del Brummbär potevano essere stivati 38 proietti da 15 cm. Il capopezzo sedeva dietro l'obice e impiegava, per la scelta dei bersagli, un periscopio montato sul tetto. Due uomini fungevano da serventi caricatori, mentre un terzo da puntatore. Il pilota rimaneva di norma nel suo sedile sul davanti a sinistra. La maggior parte dei bersagli era ingaggiata a tiro diretto, ma vi era la possibilità di effettuare tiro indiretto. Prima della fine della guerra furono prodotti circa 313 Brummbär, la maggior parte dei quali impiegati di solito in sostegno a reparti di fanteria corazzatura e di fanteria.
 I veicoli avanzavano simultaneamente alle prime ondate delle truppe attaccanti e distruggevano capisaldi e ricoveri protette. La fanteria doveva rimanere vicina per impedire a squadre di cacciatori di carri di accostarsi ai Brummbär, che erano sempre vulnerabili, a breve distanza, alle armi controcarri, soprattutto perché lo spessore di alcune delle corazze laterali non superava i 30 mm. I Brummbär operavano in genere singolarmente o in coppia, distribuiti su un settore di attacco. Come armi difensive avevano minore efficacia, perché il corto obice era di limitato rendimento contro i mezzi corazzati in quanto il compito principale era di attaccare obiettivi vulnerabili ai proietti ad alto esplosivo.
Un fattore che limitava la mobilità del Brummbär ora il peso, responsabile della pressione che il mezzo esercitava sul terreno: abbastanza agile sulle strade, il veicolo affondava infatti facilmente fuoristrada su terreno molle. Il Brummbär fornì spesso esattamente il livello di sostegno di fuoco necessario alle fanterie.
Lo Sturmpanzer IV Brummbär era un semovente tedesco utilizzato nella Seconda guerra mondiale.

Nascita e sviluppo

Gli Sturmgeschütze III e IV erano tra i migliori mezzi corazzati prodotti dall'industria tedesca e tra quelli più largamente disponibili ai reparti ma, come sempre, l'evolversi del conflitto fece comparire nuove esigenze e considerare superate certe caratteristiche. Già il 9 giugno 1941 era stato richiesto un obice semovente che impiegasse la meccanica del carro Krupp Panzerkampfwagen IV, che fosse armato con un obice da 150mm e dotato di maggior protezione rispetto a tutti i precedenti tipi di semoventi d'assalto dello stesso calibro.
  La Alkett elaborò un progetto unitamente alla Krupp ma, a causa di differenti priorità, i tempi di sviluppo furono lunghi. Il 14 ottobre 1942 i disegni di massima furono sottoposti ad Hitler, che richiese che fosse avviata con urgenza la produzione di 40-60 unità.
 
 Alla fine il programma fu varato effettivamente e il 7 febbraio 1943; successivamente, ne sarebbero stati realizzati altri 20. Nel frattempo un simulacro in legno alla grandezza naturale era stato allestito dalla Skoda.
 La costruzione del telaio fu affidata ai Nibelungen Werke e quella delle sovrastrutture alla Bismarckhütte, mentre il montaggio finale fu assegnato alle Deutsche Eisenwerke di Duisburg.
 Era nato così lo Sturmpanzer IV Brummbär o SdKfz 166. Come avveniva per tutti i veicoli militari tedeschi, anche il Brummbär aveva più denominazioni: quella più burocratica era Sturmgeschütz IV mit 15-cm Sturmhaubitze 43, ma il personale lo chiamava anche Sturmpanzer 43 o Stupa.
 

La macchina

Il Brummbär poteva essere considerato tanto un progetto autonomo, quanto una versione della famiglia degli StuG IV; in realtà, era soprattutto un derivato dello StuG 33. Lo scafo ricordava quello dei precedenti semoventi d'assalto, ma la casamatta era decisamente più alta, arrivando a 2,52m, e l'armamento primario era rappresentato da uno Sturmhaubitze 43 L/12, versione dalla canna accorciata del ben noto sIG 33 da 150mm, messa a punto dalla Skoda
.Tra l'altro, quando aveva autorizzato la produzione del Brummbär, Hitler aveva chiesto anche che ne fosse allestita una versione armata con un mortaio da 210 o 220mm, ma questa eventualità non si verificò. La piastra frontale aveva uno spessore di 100mm e la protezione fu ulteriormente incrementata nel corso della produzione con piastre laterali aggiuntive. Il montaggio dell'obice consentiva un brandeggio ad azionamento manuale di 10° per lato e un'elevazione da -5 a +30°. I primi 6 Brummbär furono completati nel marzo 1943, utilizzando scafi già disponibili di PzKpfw IV Ausf E ed F ma, a partire dal nono esemplare, tutti gli altri 52 ebbero scafi costruiti ad hoc dalla Nibelungenwerke sulla base della versione Ausf G. L'allestimento dei mezzi di pre-serie fu effettuato presso lo Heereszeugamt Wien, cioè l'arsenale dell'esercito di Vienna, con la partecipazione della Saurer e della Simmering-Graz-Pauker; in questa sede la produzione andò avanti fino al giugno 1944, quando il montaggio finale fu concentrato presso le Deutsche Eisenwerke di Duisburg. Il Brummbär pesava 28,2t e aveva equipaggio di 5 persone. Il suo motore era il Maybach da 300CV del PzKpfw IV e garantiva una velocità massima su strada di 40 km/h. Con la sua riserva di 38 colpi, il semovente poteva essere impiegato sia nel tiro diretto che in quello indiretto. Nel dicembre 1943 il mezzo fu aggiornato, passando alla meccanica del PzKpfw IV Ausf H e all'obice StuH 43/1 che era una versione alleggerita; diverse modifiche furono applicate anche alla sovrastruttura e alla sistemazione interna. Variazioni riguardavano anche l'armamento secondario, che prevedeva un'ulteriore mitragliatrice da 7,92mm la quale sparava attraverso la piastra frontale della casamatta, a fianco dell'obice ma brandeggiata indipendentemente. La produzione totale fu di 313 veicoli, assegnati soprattutto ai reparti di fanteria e fanteria corazzata.
 

L'impiego

I primi Brummbär di serie furono presentati il 14 maggio 1943 agli stati maggiori delle specialità interessate sul terreno di prova di Arys nella Prussia Orientale, e più o meno contemporaneamente iniziarono le consegne, a cominciare dallo Sturmpanzerabteilung 216 del 656.Schwerepanzerjäger. Terminato l'addestramento, questo reparto il 10 giugno 1943 fu assegnato al fronte orientale ed entrò in azione il 5 luglio, partecipando alle battaglie di Kursk e Kharkov. Nel febbraio 1944, il battaglione fu attivo nell'area di Anzio e combatté in Italia fino all'aprile 1945, quando gli ultimi Brummbär furono sabotati dai loro equipaggi sulle rive del Lago di Garda. Nell'aprile 1944 fu costituito lo Sturmpanzerabteilung 617, che nel luglio 1944 fu inviato in Normandia, a sud-est di Caen; subì pesanti perdite a Falaise, quindi partecipò alla difesa di Aquisgrana.
  Nel dicembre 1944 fu impegnato nell'Offensiva delle Ardenne e quindi retrocedette in Germania, fino alla resa, nella sacca della Ruhr, nell'aprile 1945. Lo Sturmpanzerabteilung 219 fu costituito nel settembre 1944 e in dicembre fu trasferito in Ungheria; nei combattimenti attorno a Budapest perse tutti i suoi mezzi, ma poté ottenerne altri 10, unitamente a carri sovietici catturati, e combatté fino all'aprile 1945. Infine vi furono due compagnie autonome impiegate a Varsavia e a Parigi, che si dimostrarono particolarmente valide nel combattimento nelle aree urbane.
 

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